TOSCANA - PIEMONTE : UNO PARI - TORTA DI PANE PIEMONTESE




Di ritorno, da pochissimi giorni, da una full immersion toscana, fatta di paesaggi mozzafiato, persone di cuore, relax, sole, campi di grano e cicale, vino, borghi medioevali e - inevitabilmente - cibo, sono già stata colpita dal "mal di Toscana".
Eh già...io non ho avuto il "mal d'Africa" quando a suo tempo ci andai, ma il "mal di Toscana", quello sì.
Sempre!
Non per niente io e Lyon senior, non appena possiamo, ci andiamo.
Ho anche già accennato alla mia passione per questa terra in tutte le sue sfaccettature.
Una cosa alla quale però non credo di aver mai accennato, qui sul blog, prima di oggi, è la mia totale ammirazione per la loro padronanza degli ingredienti poveri e, in particolar modo, per la loro arte del recupero e dell'anti spreco.
E se, non appena rientrata da questa mini vacanza tra i colli senesi,  il mio desiderio più grande era quello di preparare un secondo piatto storico, mangiato voracemente nella nostra locanda di fiducia in una delle serate appena passate, ma la cui  lunga cottura, da praticare in forno, non era propriamente consona alle già alte temperature di questo afoso giugno, mi sono - quasi a sorpresa - dirottata su un altro piatto.
Guarda caso, un dolce!
Ma anche in questo ambito, ho avuto conferma che vale davvero la pena cercare di trarre del nuovo dal vecchio.
Come con la torta di pane, la cui ricetta ho scovato sul blog di Juls' Kitchen.
Ero ormai decisa a prepararla alla lettera, quando ad un tratto, l'illuminazione!
Se è vero che in Toscana c'è quest'innata dote per i piatti ricreati con gli avanzi, è altresì vero che anche la vecchia cucina piemontese è caratterizzata da questa attitudine.
Ma mai ho visto, o sentito parlare di qualcuno, che in zona facesse una torta simile.
Così una sera mi sono messa a gironzolare in rete ed è venuto fuori che anche nella mia regione si fa una torta di pane.
Ne esistono persino diverse varianti a seconda della provincia.
Questa che propongo oggi pare essere nata sulle montagne ai lati della Val d'Ossola, e non è poi così diversa da quella toscana.





Ecco la ricetta…

TORTA DI PANE PIEMONTESE
Dose per una teglia di 22-24 cm di diametro

INGREDIENTI:

  • 1 litro di latte
  • 300 gr di pane raffermo
  • 2 uova
  • 100 gr di uvetta
  • 150 gr di zucchero
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 2 manciate di noci
  • 1 piccolo bicchierino di grappa
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaio di pangrattato per spolverare la teglia
PROCEDIMENTO:
Mettere in un contenitore grande, il pane raffermo e ricoprirlo con il latte.
Aggiungere lo zucchero, l’uvetta, le noci tritate grossolanamente ed il cacao.
Coprire con pellicola trasparente e riporre in frigorifero, dove lo lasceremo per una notte, dando una girata con un cucchiaio dopo un paio d’ore, di modo che anche il pane rimasto in superficie possa ammorbidirsi.
Passato il tempo di riposo, sbriciolare con le mani il pane ed unire a questo composto le uova, in precedenza già leggermente sbattute, e la grappa.
Imburrare una tortiera a cerniera e cospargerla con il pangrattato.
Versarvi dentro il composto e cospargere con un cucchiaio di zucchero semolato e qualche pezzetto di burro qua e là.
Infornare a 180° e lasciare cuocere per circa 45-50 minuti.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di estrarre dalla teglia.

Questa torta povera si conserva per non più di due giorni.
Con questo caldo poi è d'obbligo conservarla in frigorifero, visto soprattutto la grande quantità di latte contenuta, che la rende, non dico simile ad un budino ma, di certo, un dolce da mangiare al cucchiaio!


Alcune foto della mia Toscana me le conservo per il giorno in cui riuscirò a pubblicare quel famoso secondo piatto a cui tanto bramo.
Per ora non resta che dire "maremma maiala 'he 'haldo" !!


Selena


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